Caldaie di nuova generazione
Le caldaie di nuova generazione permettono un notevole risparmio di consumi energetici. Ecco un utile approfondimento al riguardo.
Vale la pena investire nell’installazione di una nuova caldaia a condensazione? La risposta è assolutamente sì! Per comprendere meglio l’apprezzabile riduzione dei consumi, è sufficiente confrontare le due tipologie di caldaia. Ma prima di iniziare una premessa: ricorda che un professionista ti darà sempre i consigli necessari affinché tu possa scegliere il prodotto migliore in base alle caratteristiche della tua casa.
Funzionamento e svantaggi delle vecchie caldaie
Le vecchie caldaie, già fuori produzione dal 2015, disperdono nell’ambiente una buona parte del vapore acqueo prodotto dalla combustione. Tutto ciò si traduce inevitabilmente in più consumi energetici, che potrebbero essere ripristinati semplicemente sostituendo la caldaia.
Va da sé che un ulteriore svantaggio di utilizzare la vecchia caldaia a combustione è anche quello di inquinare l’ambiente, proprio per colpa delle elevate emissioni prodotte.
Va ricordato inoltre che la vita utile di una caldaia a combustione è pari a 15 anni: oltre questo lasso di tempo il rendimento della caldaia tende a non essere più quello di prima. Quindi, chiunque possieda un impianto ormai datato deve assolutamente considerare la sostituzione della caldaia con una di nuova generazione.
Caratteristiche e funzionalità delle nuove caldaie a condensazione
Non sarebbe bello avere tutto il calore che desideri in casa utilizzando meno gas e quindi risparmiando sulla bolletta energetica? Tutto questo è possibile farlo: basta sostituire la vecchia caldaia con un modello a condensazione.
Con l’utilizzo delle caldaie di nuova generazione è possibile recuperare il calore latente espulso: infatti, i meccanismi integrati sono progettati per restituire il vapore acqueo alla macchina che lo farà tornare allo stato liquido.
Per sfruttare al meglio il sistema di condensazione è necessario che la macchina lavori a basse temperature. Affinché le caldaie convenzionali assicurino la loro massima potenza è necessario raggiungere temperature che vanno dai 60°C ai 70°C, mentre i nuovi modelli a condensazione, per garantire il massimo potere calorifero, hanno bisogno di temperature di appena 30°C/40°C.
Contrariamente a quanto si possa pensare, al giorno d’oggi la sostituzione della caldaia non comporta chissà quale spesa. In verità, questa procedura prevede una serie di sgravi fiscali pensati per incentivare il miglioramento dell’efficienza energetica.
Suggerimenti per rendere più efficienti le caldaie a condensazione
Se negli ultimi tempi hai chiamato più volte il servizio tecnico a causa di guasti o sostituzioni di parti, è il momento di valutare un cambio caldaia: grazie ad esso guadagnerai in efficienza, sicurezza, comfort e risparmio.
Non basta sostituire la vecchia caldaia a combustione con una a condensazione. Per consumare meno, e ottenere il massimo dal nostro impianto di riscaldamento, ci sono alcune buone pratiche che bisogna attuare.
È molto importante che la temperatura della caldaia sia regolata con termostati digitali, opportunamente installati in luoghi idonei. La collocazione in aree sbagliate della casa, rischierebbe di influire negativamente sul funzionamento dell’impianto. A tal proposito ricordiamo che vanno evitate le zone esposte al sole e quelle in prossimità di porte e finestre.
Importantissima anche la manutenzione della caldaia che deve essere effettuata regolarmente da un professionista del settore. Per mantenere l’efficienza della caldaia, e limitare i consumi, è importante a sottoporre l’elettrodomestico a interventi di revisione e pulizia, preferibilmente con cadenza annuale.